TRENTO CAPITALE DEL VOLONTARIATO. MATTARELLA AI VOLONTARI: «SIATE CONTAGIOSI»
Con la cerimonia del 3 febbraio scorso ha preso ufficialmente il via l'anno di Trento Capitale europea e italiana del volontariato. Cristina De Luca, presidente CSV Lazio: «Le parole del Presidente Mattarella sono un invito forte ai volontari a continuare ad essere costruttori di bene comune»
06 Febbraio 2024
«Oggi Trento si vede riconosciuta come grande potenza della solidarietà, risorsa tra le più preziose di una società. Per nostra fortuna l’Italia è ricca di volontari e associazioni che raccolgono e organizzano energie civili, che provano a costruire ponti dove altrimenti ci sarebbero soltanto macerie esistenziali. Che danno fiducia, non solo espressioni di testimonianza, ma persone amiche, che rimarginano ferite, restituendo umanità. Energie di grande valore e vigore, grazie alle quali ci sentiamo più comunità».
Così il Presidente Mattarella, in occasione della cerimonia di avvio di Trento Capitale europea e italiana del volontariato. Uno sguardo deciso, a tratti sorridente, e un discorso sentito quello con cui Mattarella ha voluto ribadire con forza il ruolo del volontariato e dei volontari. Ancor più oggi, «in una stagione», continua, «in cui emergono spinte estreme all’individualismo, all’egoismo esasperato, alle paure che frenano la vocazione solidale dell’uomo». È in questa stagione – in cui i numeri, i dati, le statistiche parrebbero dimostrare come le spinte all’individualismo potrebbero avere la meglio – che la cultura della cura assume un significato ancora più forte e con essa devono confrontarsi quei numeri, quei dati, quelle statistiche. «Le stesse parole del presidente Mattarella», ha fatto sapere da Trento Cristina De Luca, presidente CSV Lazio, «rappresentano un invito forte ai volontari, definiti “campioni di umanità” a continuare ad essere costruttori di bene comune attraverso le molteplici forme di impegno». Il 3 febbraio a Trento i volontari erano mille, insieme a quattrocento ragazzi di varie scuole, il mondo imprenditoriale, le istituzioni, la rete dei Centri di Servizio per il Volontariato. In Piazza Duomo c’era anche un maxischermo, con gli Alpini che distribuivano cioccolata calda. In quella sala, quel giorno, c’era un pezzo importante del nostro paese, quello di coloro che «si muovono negli interstizi delle nostre difficoltà e sovente riescono a ridurre i danni, ad alleviare i problemi, ad assicurare diritti là dove, altrimenti, questi diritti diverrebbero inesigibili», per dirlo con le parole di Mattarella.
La solidarietà diventi il paradigma del quotidiano
«Il volontariato è agente di pace e trasformazione sociale, centrale nella costruzione di una società coesa, sostenibile ed inclusiva basata sulla solidarietà e la cittadinanza attiva», ha detto Gabriella Civico, direttrice del CEV Centro Europeo per il Volontariato, rete europea di oltre 60 organizzazioni dedicate alla promozione e al sostegno del volontariato a livello europeo, nazionale o regionale e che ha lanciato il Concorso per la Capitale europea del Volontariato nel 2013, per rafforzarne, ispirarne e celebrarne l’impatto. Il 2024 è per Trento anno da Capitale europea, ma anche italiana del volontariato, titolo assegnato da CSVnet, con il patrocinio di ANCI ed il coinvolgimento di Forum nazionale del terzo settore e Caritas italiana. Un riconoscimento alla sua gente, alle esperienze di solidarietà e di partecipazione che continuano a sostenere la crescita della comunità, lo ha definito il Presidente Mattarella, ma anche «una grande occasione di incontro, di ricerca in comune, di riflessione, di conoscenza. A Trento e nel Trentino sono centinaia le associazioni di volontari e tanti altri ne verranno dalle regioni italiane e d’Europa per confrontarsi, fare nuovi progetti, scambiare idee ed esperienze. Lo spazio pubblico e la dimensione privata di ciascuno saranno arricchiti da queste presenze così significative». Ricorda come il dovere di contribuire tutte e tutti alla vita delle nostre comunità sia parte del progetto della nostra Costituzione la presidente di CSVnet, Chiara Tommasini, quando si rivolge ala folta rappresentanza di volontari intervenuta a Trento. E sottolinea, altresì, come il sistema dei CSV italiani abbia un ruolo fondamentale nella promozione e nel sostegno del volontariato, «ponte tra chi desidera donare il proprio tempo e chi ha bisogno di aiuto, tra gli enti del terzo settore e i volontari». Con un richiamo al valore di quel radicamento territoriale «che induce ad agire nel quotidiano, nella prossimità, nelle comunità, che fa crescere un’etica dell’attenzione all’altro, rafforzando la capacità di esserci in modo attento». Un impegno «che nei piccoli ambiti immerge ogni giorno le mani nei problemi e negli affanni concreti e, tuttavia, porta a pensare in grande perché sa che ognuno contribuisce al cammino di tutti», ricorda Mattarella.
Far crescere la solidarietà in Europa vuol dire far crescere l’Europa
Trento sarà per un anno testimonianza del valore del volontariato italiano in Europa. Quel volontariato che il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, definisce «moltitudine tanto poco appariscente quanto fondamentale, il più potente antidoto alla rassegnazione», mentre, citando Mariapia Veladiano – «chi fa il bene rompe l’incantamento perverso del niente mai cambierà» – ricorda il suo essere esempio anche per la politica, «che sempre più spesso si fa intimorire dalla vastità e dalla complessità delle questioni del nostro tempo». La solidarietà è una vitale necessità, dice Mattarella, e una pietra angolare degli ordinamenti, presupposto, per la nostra Costituzione, uno sviluppo davvero civile. «Il volontariato è insieme sentinella e spinta del principio costituzionale sancito nell’articolo 2 e un pilastro della nostra civiltà europea». L’Europa, ha sottolineato il Presidente della Repubblica, «è il continente in cui libertà, eguaglianza, democrazia, dignità della persona, solidarietà sono cromosomi di uno stesso DNA e fattori di identità e la solidarietà ha declinazioni molteplici nei trattati dell’Unione Europea, tra i popoli e gli Stati. Solidarietà che le istituzioni devono assicurare ai cittadini, solidarietà liberamente interpretata e organizzata dai corpi intermedi, espressione viva, diretta della comunità». In un richiamo al 2023 Anno europeo delle competenze e al volontariato anche come occasione di crescita personale e professionale, Gabriella Civico ha condiviso la convinzione che «le politiche e i programmi europei dovrebbero ispirare, incoraggiare e supportare un volontariato di qualità». Perché, come Mattarella ha auspicato, «far crescere la solidarietà in Europa vuol dire far crescere l’Europa e i popoli che la abitano». In questo senso, ha detto Tomassini, il volontariato italiano può essere un modello di impegno e cittadinanza attiva per tutta l’Europa.
Un’energia contagiosa
Chiosa il Presidente Mattarella con un augurio e l’invito ai volontari, alle associazioni, ai rappresentanti del mondo della solidarietà ad aver cura della Repubblica, e dell’Europa. E con un imprescindibile richiamo alla pace, «nel nostro tempo, gravemente tradita. Mai avremmo pensato», continua, «che il nostro continente sarebbe nuovamente precipitato nelle mostruosità cui oggi assistiamo, nella regione orientale e sulle rive del Mediterraneo, culla di civiltà. Quasi ottanta anni addietro l’Europa è risorta nella pace e le azioni dei volontari ci parlano di pace». L’augurio del Presidente a Trento e alle migliaia di volontari che animeranno questo 2024 è che siano portatori di un’energia contagiosa. «Tra i giovani anzitutto, che sono presente e futuro. Per tutti però, per tutti, perché non è mai troppo tardi per cominciare o ricominciare».
Immagine di copertina Trento capitale del volontariato 2024