VITERBO. “CENTOPASSI PER“ COMBATTERE LE MAFIE
Un gruppo di lavoro costituito da associazioni e sindacati per formare le coscienze e coinvolgere i giovani.
24 Luglio 2015
Negli ultimi anni i cittadini italiani avvertono in modo pressante l’assenza di tutela da parte dello Stato, nutrendo quasi un senso di abbandono, in cui si è sviluppata la convinzione che spesso aspettando risposte da parte dello Stato, si arrivi a perdere solo tempo.
Uno stato d’animo che ha cominciato ad inghiottire il piccolo e il grande territorio, da quello più malavitoso a quello meno corrotto.
Recentemente, la provincia di Viterbo è una di quelle zone che nel Lazio è stata teatro di diverse operazioni delle forze dell’ordine contro svariate tipologie di organizzazioni criminali, che hanno inquinato il tessuto economico della provincia. Qui, proprio nel Viterbese, si è sviluppata la forte consapevolezza e il desiderio di creare un’ esperienza collettiva di impegno contro le “mafie”.
Il desiderio collettivo
Si è costituito nell’aprile dello scorso anno, il Gruppo di lavoro “Centopassi per …” sulla Legalità della Provincia di Viterbo, a seguito di una iniziativa promossa da Cgil e Libera: la “Carovana della Legalità”.
Umbero Cinalli, educatore ambientale dell’associazione Aucs, inserita nel circuito Atci della provincia di Viterbo e promotore del Gruppo di lavoro, ci aiuta a conoscere l’idea iniziale di questo progetto: «Una delle ipotesi era di rinnovare l’esperienza dell’Osservatorio provinciale Ambiente e Legalità “Rosario Livatino”; intorno a questa idea si sono riuniti i responsabili ed i referenti di Cgil/Fiom, Libera, Legambiente Viterbo, Arci Viterbo, Coperativa Alice quindi alcuni docenti ed operatori esperti».
Il team, oggi, è composto da operatori, docenti, referenti di associazioni e cooperative a diverso titolo. Le finalità che si perseguono sono rivolte a favorire la cultura della legalità e della responsabilità nei confronti di chi risiede nella provincia di Viterbo, con particolare coinvolgimento e attenzione ai giovani.
Si intende sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e alle varie forme che queste assumono, spronare il senso civico, costruire cooperazione politico-culturale e organizzativa sia a livello ideologico sia pratico, ad esempio occupandosi della gestione dei beni confiscati alle mafie, progettando la salvaguardia dei beni comuni e lo sviluppo sostenibile, prevenendo le attività antiusura e promuovendo politiche di socializzazione.
Gli studenti in prima linea
«Sin dal primo momento, è stato proposto alle classi di studenti, di dare un contributo diretto e concreto ai lavori. Abbiamo condiviso l’idea con i ragazzi di provare a dar vita subito ad uno spazio aperto di incontri, una sede dell’Osservatorio».
Questo ci viene raccontato da Umbero Cinalli che con grande soddisfazione aggiunge che : «Agli incontri di coordinamento, proprio questi ragazzi si sono fatti carico di proporre il nome del Gruppo di Lavoro “Centopassi per”, predisponendo degli spazi sui social (pagine FB pubblica e chiusa)».
Lo spirito che ci viene descritto corrisponde ad una situazione dinamica in cui si stimolano gli studenti, anche minori, ad una collaborazione attiva, facendo in modo che diventino essi stessi protagonisti nella partecipazione e gestione diretta di processi e iniziative pubbliche, che permettono di crescere e sviluppare nuove competenze, da reinvestire in una vera e propria partecipazione nel sociale.
In questa fase, il Gruppo di lavoro,si prepara all’elaborazione di proposte in grado di favorire la soluzione di problemi del Paese e del territorio della provincia di Viterbo, in armonia con i principi ispiratori del Gruppo stesso, anche attraverso iniziative e laboratori con un forte impatto esperienziale.
Diviene scopo comune quello di informare la società dei problemi contemporanei, di formare le coscienze e il senso comune dei cittadini, soprattutto dei giovani, ricalcando valori come la legalità e l’assoluta responsabilità di ognuno di noi nella costruzione del futuro del Paese.
Le iniziative
L’“Osservatorio sulle criminalità e le Mafie”, istituito dal Gruppo di lavoro “ Centopassi per…”, sfocia in pratica, in forti gesti di coraggio, forse prendendo proprio da esempio il protagonista del film “ I cento passi”, che descrive la storia del giovane Peppino Impastato, che viene ammazzato perché impegnato nella lotta alla mafia nella sua terra, la Sicilia.
Sono stati costruiti diversi progetti, che vanno dal raccogliere segnalazioni, documentazioni, testimonianze e richieste di aiuto, per trasmetterle rapidamente agli Uffici preposti dello Stato; al monitorare le attività delle organizzazioni criminali quali: lavoro nero, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti e psicotrope, combattimenti tra cani, scommesse e gare clandestine, gioco d’azzardo, sofisticazioni alimentari, contraffazione, sfruttamento della prostituzione, sfruttamento minorile, tratta degli esseri umani, reati ambientali, riciclaggio del denaro sporco, archeomafie, inquinamento ambientale, racket, estorsione, usura, contrabbando, ecc; ed infine al promuovere la diffusione delle analisi sulla situazione della criminalità e delle mafie al fine di fornire alla cittadinanza, anche attraverso gli organi di stampa e di informazione, un quadro aggiornato.
Tra le varie iniziative, dice Umberto Cinalli: «Possiamo ricordare l’incontro con Tiberio Bentivoglio (testimone di Giustizia), avvenuta il 28 aprile a Tarquinia, nell’ambito di una giornata dedicata al tema della legalità con studenti del Liceo Scientifico di Tarquinia e la 3AU e 3BU dell’Istituto “S. Rosa” di Viterbo o anche la presentazione pubblica a Caprarola (Vt) del Gruppo di lavoro “Centopassi per”, in occasione della proiezione del film “La nostra terra” (nell’ambito della rassegna Lo sguardo Selvaggio di Legambiente Lago di Vico) alla presenza di Enrico Fontana».
Umberto Cinalli racconta molto orgogliosamente l’incontro tra Enrico Fontana, che è il Direttore nazionale di Libera e il Gruppo di Lavoro – Osservatorio Provinciale sulla legalità “Centopassi per” di Viterbo. Un incontro molto sentito ed importante, per il Gruppo, in cui ci si è confrontati sui temi più scottanti, dalle terre e beni sottratti alle mafie, alla nuova legge sui reati ambientali. Cruciale è stato, poi, il momento in cui si è introdotta, una nuova realtà che si è aggiunta al Gruppo di lavoro “Centopassi per”: il Circolo Legambiente Lago di Vico.