VITERBO CON AMORE: MANCA UN MONITORAGGIO CONDIVISO DELLA POVERTÀ

Presentato il secondo bilancio sociale di Viterbo con Amore, che, a Viterbo, porta avanti l’emporio solidale I Care. Arruzzolo: «Non esiste una banca dati condivisa tra chi si occupa di povertà. C’è sovrapposizione degli aiuti».

di Simone Lupino

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È stato presentato il secondo bilancio sociale di Viterbo con amore, l’associazione di volontariato che a Viterbo porta avanti I Care, l’emporio solidale per i cittadini e le famiglie in difficoltà economica. Una struttura dove è possibile utilizzare una tessera punti per avere gratuitamente beni alimentari di prima necessità (acqua, latte, pasta, zucchero) e per l’igiene della persona e della casa. «Il 2023 è stato l’anno della consapevolezza dell’esser diventati un elemento importante del tessuto viterbese, almeno nella lotta alla povertà», ha esordito con orgoglio il presidente di Viterbo con amore, Domenico Arruzzolo. «Ma è stato anche l’anno del ritorno completo alla normalità dopo la pandemia, con tutte le iniziative finalizzate al sostentamento dell’emporio stesso».

Viterbo con amore: in sei anni l’emporio è passato da 30 a 300 famiglie

Viterbo con amore
Viterbo con amore

L’emporio è stato inaugurato nel 2018 e assisteva 30 famiglie. «Dopo 6 anni siamo cresciuti. All’epoca la nostra principale preoccupazione era quella di riuscire a riempire gli scaffali. Oggi il magazzino è piano di alimenti. Tutti i giorni dobbiamo fare i conti con l’approvvigionamento, ma non è più un problema assillante. A differenza di sei anni fa, però, oggi abbiamo 300 famiglie. Nel 2023 sono stati fatti 353 colloqui per valutare le domande di accesso alla struttura. Significa che ogni giorno in media c’è una famiglia che bussa all’emporio in cerca di aiuto». Arruzzolo, poi, ha segnalato due criticità che andrebbero superate: «Sul territorio manca un’attività di monitoraggio della povertà, non c’è una mappatura. Manca un osservatorio unico che possa dire che con esattezza quante persone della provincia di Viterbo vivono in povertà assoluta cosicché i nostri sforzi possano essere commisurati al vero bisogno». Un’altra criticità «è la sovrapposizione degli aiuti. Non avendo una banca dati condivisi tra le varie associazioni e le varie realtà che si occupano di lotta alla povertà, non c’è la possibilità di incrociare i dati».

I Care: nel 2023 oltre 500 tessere

Tornando al bilancio sociale, Arruzzolo ha spiegato che nel 2023 l’emporio ha registrato una forte impennata di domande a partire dal mese di luglio, con la cancellazione del reddito di cittadinanza. Dopodiché ha illustrato alcuni indicatori locali: «Viterbo si colloca tra le città italiane con gli stipendi più bassi e con la ricchezza pro capite sotto la media nazionale. Nella classifica per la qualità della vita siamo al 75esimo posto su 107 province». «In questi sei anni sono passati all’emporio 865 famiglie per un totale di 2467 persone, solamente nel 2023 sono state movimentare 508 tessere». Ogni tessera una famiglia: «1386 esseri umani, tra cui 432 bambini». Il 55% degli utenti è rappresentato da cittadini italiani, la parte restante sono persone di 40 nazionalità diverse: «Quest’anno abbiamo avuto 41 famiglie nigeriane». L’emporio solidale opera all’interno del distretto socio sanitario VT3, «ma ci sono persone che vengono a bussare da noi da tutta la provincia».

Attivazione volontaria in crescita

Viterbo con amore
Un momento della presentazione del secondo bilancio sociale di Viterbo con amore

Tra le attività messe in atto, da segnale la campagna contro lo spreco alimentare: «Abbiamo recuperato oltre 13mila chili di frutta e verdura e 7mila chili di pane». Non solo la spesa gratis. Nel 2023 sono entrate a pieno regime alcune iniziative per la lotta alla povertà educativa e relazionale che colpisce i bambini che vivono in queste famiglie. «Grazie all’emporio ci sono 64 bambini che possono fare attività sportiva gratuita, poi ci sono stati i corsi doposcuola e a inizio anno la distribuzione di 150 kit scolastici».  Tutto questo ovviamente non sarebbe stato possibile senza i volontari: «L’emporio solidale è cresciuto anche in questo, siamo passati da 40 a 64 in un anno». Dopo la presentazione del bilancio sociale, hanno preso la parola le autorità presenti, tra cui l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Viterbo Patrizia Notaristefano e il presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli. In prima fila anche Raffaele Castaldo, membro del direttivo CSV Lazio, insieme a Stefania Pieri, presidente di Anteas Viterbo e i rappresentanti di altre associazioni di volontariato. «Sono onorato di avervi conosciuto», ha detto Castaldo. «La vostra associazione è un concentrato di tantissime cose belle.  Sono rimasto sbalordito dall’organizzazione e dalla ricchezza di materiale del vostro magazzino», il cuore pulsante dell’emporio. «I dati che riuscite a fare in una città relativamente piccola come Viterbo sono enormi. Sicuramente avete dato una grossa mano ai servizi sociali. Se fossero tutti come voi, avremmo risolto una parte dei problemi di questo Paese. Dico solo una parola: grazie».

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