IL VOLONTARIATO CHE NON VA IN VACANZA/SUD PONTINO
Dalla cultura all'emergenza incendi: due esempi di associazioni che d'estate non chiudono, anzi, lavorano più che d'inverno.
29 Luglio 2021
Come ogni anno con l’arrivo dei mesi estivi le città si svuotano. Gli uffici chiudono e, nonostante il coronavirus impedisca almeno in parte di travalicare i confini nazionali, i cittadini di Roma e del Lazio stanno abbandonando momentaneamente le loro case per dirigersi verso località di mare o di montagna. Il volontariato d’estate invece non ferma le proprie attività, soprattutto alcune associazioni, soprattutto nel Sud Pontino.
Il teatro, dopo la pandemia
Fa volontariato d’estate la Scuola di Teatro Bertold Brecht di Formia, che durante l’anno eroga corsi di formazione e produzione di spettacoli agli adulti e ai bambini dai sei anni in su. Per loro i mesi da giugno a settembre coincidono con la messa in scena delle esibizioni nella cornice di eventi, festival e rassegne.
In questi giorni sono impegnati con il “Cancello delle favole” riservato ai ragazzi, “Tutti giù dal palco” che dall’8 luglio li vedrà presenti a Minturno Scauri per tutti i giovedì e “Palcoscenici di sabbia” che si terrà invece nelle quattro domeniche di agosto ai Giardini di Serapo a Gaeta. Fiore all’occhiello della onlus resta il Festival internazionale dei Teatri d’Arte Mediterranei, che dal 2005 coinvolge compagnie di Tunisia, Spagna, Marocco e Turchia per condividere insieme l’idea di mare. L’edizione 2021 si terrà a Formia dal 24 al 29 agosto.
«Con la chiusura dei confini abbiamo dovuto ripensare il nostro progetto “Teatri senza Frontiere”, con il quale andavamo ad aiutare i nostri colleghi all’estero per un mese e mezzo. Abbiamo portato la nostra esperienza in Ghana, Kenya, Brasile, Eritrea e Albania. Se tutto va bene a settembre saremo a Sarajevo», racconta il presidente Maurizio Stammati. La pandemia ha costretto gli operatori dello spettacolo a interrogarsi se effettivamente il loro lavoro abbia ancora un senso. Siamo stati i primi a chiudere e gli ultimi a riaprire. Avere più tempo da dedicare a ricerca, studio e lettura non ha portato immediatamente una spinta alla creatività, i segnali forti che arrivano dal pubblico, però, sono una forma di riconoscimento importante. La domanda di rappresentazioni è grande, ma l’offerta non è adeguata a causa delle restrizioni».
L’emergenza incendi
Dalla cultura alla sicurezza. Chi ha l’obbligo di fornire assistenza 24 ore su 24, 7 giorni su 7, sono i volontari della Protezione civile. Un ruolo fondamentale il loro, dato che da anni l’area del Sud Pontino detiene la maglia nera, in regione, per l’emergenza incendi. «Dobbiamo intervenire entro 20 minuti dalla chiamata. La brezza marina diffonde rapidamente il rogo danneggiando la macchia mediterranea», racconta il presidente di Ver- Sud Pontino Antonio Tomao.
«Più del 99% dei casi è di origine dolosa. Accanto a chi non controlla le fiamme o non le spegne bene ci sono piromani che godono nel vedere bruciare alberi e piante, soprattutto di notte. Senza dimenticare coloro che hanno un interesse specifico per un determinato lotto, come cercatori di asparagi, allevatori, cacciatori. Aiutiamo le forze dell’ordine nelle indagini e nell’installazione di fototrappole, ma servirebbe più controllo e, di conseguenza, più personale».
Chi si occupa di formare le giovani leve è Aldo Baia, referente della sezione di Gaeta. «Arruolare gli under 30 è diventato più difficile negli ultimi mesi: tra la paura per la propria vita e l’apprensione dei genitori che li vorrebbero alla ricerca di un posto di lavoro, l’età media del corpo si è alzata. Il Servizio civile continua a fornire un ricambio e qualcuno resta», dice. «L’apprendistato inizia con il capire cosa piace al candidato, in cosa è abile e cosa può effettivamente fare. Un tutor gli insegna sia la parte pratica che la vita di caserma. Un modello che ha attratto anche le donne, pari al 30% del totale, senza contare le mogli delle quote azzurre iscritte all’associazione. Insieme aiutiamo i nostri concittadini, prestando gruppi elettrogeni e mezzi di locomozione, portando la spesa a casa e collaborando in caso di incidenti e scomparse di persone. In pratica veniamo impiegati per sopperire alle carenze dello Stato».
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